“C'è una fotografia della mia mamma alle elementari, sorridente e con le trecce, alla quale tengo molto. Una fotografia che ho sempre con me” inizio così, perché è a quel semplice scatto che devo la decisione di accantonare Incipit come lo conoscete e di guardare oltre con RISE UP.
Mesi fa, era estate, ho deciso di prendere un impegno con me stesso e con chi di voi avrebbe voluto leggermi e intraprendere la scrittura di una newsletter settimanale, Incipit, convinto da sempre che leggere e scrivere, ascoltare e fare musica non siano solo e soltanto intrattenimento, modi di ingannare il tempo e provare piacere. Sono, anzi, i mezzi attraverso i quali ci educhiamo all’empatia e impariamo ad accogliere e comprendere gli altri, che proprio come noi sono fragili e frangibili, ma anche attraverso i quali cresciamo come individui e lavoriamo, delle volte inconsapevolmente, alla costruzione di una società più equa e giusta. Pensate banalmente al potere immaginifico che hanno musica e letteratura di esperire e di conseguenza farci vivere molteplici vite, di attraversare culture e epoche, di aprirci a una pluralità di prospettive.
Noi non siamo solo quello che mangiamo e le parole che usiamo nei diversi contesti, siamo anche ciò che leggiamo e scriviamo, siamo la musica che ascoltiamo e facciamo o meglio ancora, siamo la predisposizione con la quale ci accingiamo a leggere, scrivere, ascoltare e fare musica.
Ma con il tempo, ho avvertito la necessità di un cambiamento e ho aggiunto al mercoledì, il venerdì, condividendo con voi la mia musica e come la ascolto, in vinile.
Credo sia però giunto il momento di andare oltre Incipit, di trovare a questa newsletter un nome che ne rispecchi il contenuto e che meglio ne rifletta l’urgenza e la forza di ciò che voglio trasmettere ai lettori.
Da oggi Incipit diventa RISE UP, un nome che è farci tanto un augurio quanto un invito: alziamoci e insorgiamo contro l’apatia e l’indifferenza che contraddistinguono sempre più la nostra società, prendiamo in mano le nostre vite, Testimoniare storie e inseguire Utopie, fare la differenza, disinnescando l’assurda normalità in cui viviamo (siamo passati dalla società del rischio che di fronte al rischio cerca di evitarlo alla società dell’emergenza che, quando scatta l’emergenza, è già troppo tardi)
Viviamo un momento storico di infodemia, un’esplosione di linguaggi e un accavallarsi eccessivo di parole e opinioni. Stiamo attraversando il vuoto del presente, siamo gente che non appartiene al futuro, gente che non appartiene al passato, gente sospesa in un presente che nemmeno vuole essere tale. Figli del capitalismo, delle logiche di produzione e di consumo che rischiano di creare un pensiero unico. Osservatori di qualcosa che ci riguarda direttamente, che vediamo coi nostri occhi e di cui spesso siamo vittime, ma non facciamo niente, relegando i problemi a chi verrà dopo di noi.
Come cambia Incipit Rise Up
RISE UP uscirà solo il venerdì e avrà in sé il meglio di questi mesi, ciò che più vi è piaciuto, e qualche novità.
Ci saranno le illustrazioni di Caterina Cere e i caroselli su Ig di Alice Ponti.
Ogni venerdì condividerò voi una storia di un* artista, di un album, di un brano, che valga la pena ascoltare, analizzandone contenuto e temi.
Infine, per chi di voi ha preso l’abitudine di svilupparlo, condividerò sempre al termine della newsletter un Incipit, così da continuare ad aiutarvi a sbloccare e stimolare la scrittura che c’è in ciascun* di voi, facendosi beffe della procrastinazione.
Cosa c’è in più: ogni tanto condividerò con voi qualche chicca per audiofili, per chi vuole ascoltare musica in high fidelity, come il film e la serie che trovate su Disney + e qualche consiglio per chi vuole cominciare ad ascoltare musica in vinile, un libro che valga la pena leggere, un film o una serie che valga la pena guardare, una Playlist.
Perché i vinili hanno tutta sta importanza. Anche e soprattutto per uno scrittore
Ho cominciato a collezionare vinili grazie alla mia mamma, che mi ha regalato il mio primo giradischi e il mio primo LP.
I vinili ti costringono (e non lo dico con accezione negativa) ad un ascolto completo e intenzionale, educano all’attenzione e alla riflessione, che si dovrebbe tradurre nella capacità di accogliere l’alterità anziché skippare.
In un mondo digitale dove è davvero troppo facile skippare da una traccia all’altra, corriamo il rischio di prendere l’abitudine di skippare anche le vite della gente.
L’atto di skippare tracce in un formato digitale è diventato una metafora del nostro approccio a molte esperienze nella vita moderna, inclusi i rapporti umani.
Viviamo in un’epoca in cui tutto è a portata di clic e dove la gratificazione immediata è spesso la norma. Quando siamo abituati a passare rapidamente da una canzone all’altra, possiamo, senza rendercene conto, iniziare ad applicare lo stesso approccio superficiale e frettoloso alle nostre interazioni con gli altri. Invece di dedicare tempo e attenzione, tendiamo a valutare le persone e le situazioni rapidamente, spesso senza la dovuta riflessione o profondità.
D'altra parte, l’ascolto di musica su vinile richiede un impegno diverso. Mettere un disco su un giradischi, seguire l’ordine delle tracce come previsto dall'artista, e ascoltare l'intero album richiede tempo, pazienza e attenzione. Questo processo ci insegna ad ascoltare davvero, ad immergerci nell’esperienza senza cercare scorciatoie. L’ascolto in vinile può essere visto come un esercizio di attenzione piena, dove ci concentriamo pienamente sull’esperienza presente senza la distrazione di passare rapidamente avanti.
Questa pratica di ascolto attento e completo può essere trasferita alle nostre interazioni umane. Impara ad accogliere gli altri nella loro interezza, senza pregiudizi o fretta. Ci insegna a dare valore a ogni momento, a ogni persona, a ogni storia, senza cercare di skippare a qualcosa che riteniamo più interessante o rilevante.
L’ascolto in vinile, quindi, diventa un simbolo di come dovremmo approcciare la vita e le nostre relazioni: con attenzione, rispetto, pazienza e una volontà di comprendere l’intero album di una persona, non solo le 'singole tracce' che potrebbero catturare immediatamente la nostra attenzione.
Come scrittore, ho imparato che l’ascolto di un vinile somiglia al processo di scrittura. Ogni dettaglio conta, ogni parola, ogni frase deve essere considerata con cura. La scrittura, proprio come la musica su vinile, richiede tempo, attenzione e dedizione. Non si tratta solo di produrre parole, ma di Testimoniare storie, indagandone la complessità, la fibra e i significati.
Conclusione
Bruce The Boss Springsteen, nella sua canzone The Rising, invita e spiega l’importanza di risorgere dalle ceneri, di trovare speranza nel dolore.
Allen Ginsberg nel suo grido generazionale e rivoluzionario Howl infrange quel muro di alienazione e tabù costruito da una società spaventata dalle differenze e che ha fatto del pensiero unico la chiave dell’infelicità.
RISE UP esce ogni venerdì alle 7 e ci insegna ad applicare alla scrittura il metodo vinile. Ascoltare senza alcuna presunzione, senza pregiudizi e preclusione. Ascoltare voci senza skippare tracce, storie, vite. Affrontare un quotidiano che ci opprime e trovare insieme, nell’ascolto e nella scrittura, le chiavi di lettura del presente così da poter fare il futuro e non subirlo.
Buongiorno,
questa mattina ad aprire la mia giornata sono state le parole della newsletter di Antonio RISE UP, parole che danno speranza, che ti fanno riflettere e che ti lasciano intravedere quel raggio di sole tra le nuvole. Accogliamole, perché credo che consentiranno a quel raggio di sole di farsi strada nei nostri cuori.